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…….” il motore è feroce mentre taglia ruggendo la pianura”……..qualcuno cantava questi versi e di sicuro il paragone e’ esagerato, anche solo per il fatto che il Tina ha sicuramente piu’ di “cinquanta chili d’ossa”, ma un po’, forse anche solo per un attimo, ieri….. gli alberi della strada hanno strisciato sulla piana…. al suo passaggio in finale, per regalare un primo posto assoluto che per qualcuno non vale niente, ma per noi vale tutto e vicino, a chiudere il trionfo del LTS Racing Team, un Braghe’, che da fedele scudiero aiutava a stampare per sempre nei ricordi questa slendida domenica. Di sicuro sudore, spaventi, imprecazioni e gioia ne abbiamo buttati ma e’ stato fantastico. Una settantina i partenti su di un percorso al limite con muri, marciapiedi e polvere come i vecchi formula driver di quelli che “se vinci qui con gli avversari che ci sono allora hai sotto due p…e così”. Infatti la pista mieteva vittime gia’ dalle prime battute della classe Promotion con la Predator’s 600 di Grandi che finiva la prima manche su un terrapieno costringendolo al ritiro, Bassi andava in testacoda, Pozzoni che partiva calmo e Braghè che chiudeva al primo posto con un sistema che dire rocambolesco è poco. Per la cronaca Braghe’ andava via regolare con un buon passo ma la sorpresa lo aspettava sulla linea d’arrivo dove appena tagliato il traguardo a causa di noie meccaniche la Predator’s andava in un folle testacoda, finendo la sua corsa nella scarpata a bordo pista senza danni ma lasciando il buon Fabio in “bilico ribaltamento”, a quel punto interveniva la “compagnia della spinta” che opportunamente diretta da Jonny Austeri Stecchino molto gentilmente, al grido di bestemmioni, faceva rimettere la vettura in pista. La seconda e terza manche erano quasi tattiche per dare tutto in finale, dove Bassi e Braghe’ si affrontavano a viso aperto. I distacchi erano minimi fino alla fine che vedeva davanti Bassi con Braghe’ staccato di circa un secondo. Una grande prestazione di Fabio vista come era iniziata la giornata che lo portava anche ad uno splendido settimo posto assoluto, a dimostrare, se ancora non bastasse, quanto vanno veloci le “piccole” Predator’s se guidate con le citate “p…e”. Le vittime continuavano anche in classe E, fin dalle battute iniziali, che vedevano il Tina secondo nella prima manche dove pero’ Cusi su Predator’s abbandonava, Pagliari su Osella (diteci cosa aveva bevuto perche’ cosi’ veloce non lo avevamo mai visto) finiva purtroppo la gara a cavallo di un marciapiede, Guardalben si ritirava per noie meccaniche e Giampaoli stropicciava la scocca della sua SixtySeven2. In testa si piazzava Poletti (Proto VST 1000) al terzo posto Rottini (Proto Hayabusa 1300) due dei piloti a livello nazionale piu’ conosciuti della specialità. Ciudeva Ferrari su Formula Panda che faceva segnare dei tempi di tutto rispetto tenendo conto dei pochi cavalli a disposizione. La seconda manche era da brivido, sul veloce cedeva la sospensione della Predator’s e il Tina finiva con l’avantreno penzolante. Spavento e sudore per sistemare il tutto per fortuna senza conseguenze, poi la terza, dove Ferrari finiva su un marciapiede chiudendo la sua giornata. In finale partivano nell’ordine Rottini, Tinaburri, Poletti e Giampaoli. Era da cardiopalma, le posizioni di testa chiuse in pochi decimi, ogni passaggio era da brividi con Rottini che sbagliava una staccata e perdeva centesimi, Poletti che con le gomme nuove dava il massimo e Tinaburri che spremeva la Predator’s in modo impressionante, piu’ staccato Giampaoli. Quattro giri in apnea per scoppiare in una gioia immensa quando Magnani quasi senza voce dava ai microfoni la vittoria assoluta a Tinaburri seguito da Poletti e Rottini, chiudeva Giampaoli. Era festa…..per tutto l’LTS RACING TEAM che dopo Piacenza Expo si prendeva anche Castelsangiovanni, la terra nostra, la gara nostra, la gioia nostra.